Recensione 'L'amante della Regina vergine' di Philippa Gregory

l'amante della regina vergine
Titolo:L'amante della regina vergine
Autore:
Philippa Gregory
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione:13 marzo 2007
Pagine: 439
Prezzo: 12 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: L'ardente storia d'amore fra Elisabetta I della dinastia Tudor e il suo favorito Robert Dudley rivive in queste pagine dense di fascino e suggestione, che intrecciano verità storica e verità del cuore. Il 1558, anno in cui la Regina Vergine, come Elisabetta amava definirsi, sale al trono, dopo una giovinezza trascorsa all'ombra della sorellastra Maria la Sanguinaria, rappresenta un periodo oscuro per l'Inghilterra: lo stato è in bancarotta e i francesi minacciano d'invadere la Scozia. E' un momento terribile anche per Amy, la moglie devota di Dudley, che sa benissimo quanto il marito sia invaghito della sovrana... e del suo potere. Secondo il fidato consigliere William Cecil la salvezza del regno dipenderebbe da un buon matrimonio...
Voti:
Trama  9
Personaggi  7
Stile  8
Incipit  7
Finale  5
Copertina  5
Voto complessivo 6.8


Terzo libro della Saga dei Tudor scritta da Philippa Gregory.
Tutto ha inizio il giorno della morte di Maria (detta la Sanguinaria) e dell'ascesa al trono della sua sorellastra, Elisabetta, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena.
Dopo essere stata rinchiusa nella Torre per diverso tempo e aver dovuto sottostare al volere della sorellastra, Elisabetta sale al trono d'Inghilterra.
Da questo momento, ci addentreremo nella sua vita e, in particolare, nella storia d'amore che nascerà tra lei e il suo maestro di stalla, Robert Dudley.
 
Robert Dudley, I conte di Leicester, fu anch'egli imprigionato nella Torre di Londra, accusato di tradimento nei confronti della Regina Maria.
Cresciuto a corte assieme ad Elisabetta, il caso volle che i due si ritrovassero imprigionati nello stesso periodo.
Quando, finalmente, Elisabetta ebbe accesso al trono, Dudley vide la sua vita riprendere slancio. Coltivando la sua particolare amicizia con la Regina, ottenne parecchi favori, tra i quali la nomina a Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera.
L'amore tra lui ed Elisabetta, in questo romanzo, è particolarmente anomalo. Entrambi ammettono di amarsi, ma entrambi fanno in modo di scontrarsi, anche se in maniera segreta.
Elisabetta deve combattere contro il suo più fidato consigliere, William Cecil, che la vorrebbe vedere sposata e madre prima possibile. Inoltre, chi la circonda nella vita di corte, non vede di buon occhio la sua intima amicizia con Dudley, sia perché lui è sposato sia perché è stato comunque un traditore, il cui padre fu giustiziato.
Traspare, nella scrittura della Gregory, la paura dei cortigiani di rivivere gli scandali causati da Enrico VIII, padre di Elisabetta, che, ribellandosi ai dettami della chiesa, divorziò da Caterina d'Aragona per poter sposare Anna Bolena.
In questo clima di tensione, l'amore tra Elisabetta e Robert continua a crescere. Ma quando lei si renderà conto di dover scegliere tra lui e il suo regno, deciderà di lasciarlo.
Il libro, come i precedenti, è molto ben scritto. La Gregory non si smentisce e coinvolge il lettore al punto tale che sembra di vivere la storia dall'interno.
I colpi di scena, i segreti, le trame di corte sono sempre affascinanti e le descrizioni non sono mai prolisse e noiose.
Unica pecca, secondo me, è il finale affrettato e un po' sospeso. Per il resto, è veramente una lettura affascinante!
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La Libridinosa

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